ZampaSuZampa – une Man par Lor è un’associazione di volontariato, senza fini di lucro, costituita da persone che amano gli animali e che hanno deciso di impiegare parte del proprio tempo, le proprie conoscenze e a volte anche il proprio denaro per la tutela, il recupero e il benessere degli animali d’affezione abbandonati, maltrattati o provenienti da una vita di stenti.
L’Associazione per crescere ha però bisogno di tutti coloro che non vogliono rimanere spettatori inerti, ma aiutare concretamente gli animali bisognosi.I modi sono vari: dal sostegno economico all’Associazione (diventando socio; con una donazione (deducibile dalle tasse); contribuendo alle campagne di raccolta fondi; con il 5×1000 sulla dichiarazione dei redditi) al volontariato attivo (cura degli animali bisognosi; verifiche pre e post affido; raccolte fondi e raccolte alimentari; attività di formazione e sensibilizzazione; ecc.).
Abbiamo sempre cercato, e cerchiamo, di aiutare tutti coloro che si rivolgono a noi chiedendo aiuto a seguito del ritrovamento di cani, gatti, cuccioli e animali in difficoltà o perché impossibilitati, per varie ragioni, a tenere il proprio “amico a quattro zampe”. I casi in cui, a malincuore, non abbiamo potuto prendere in consegna un animale sono pochi e sono dipesi da questioni logistiche, non certo per disinteresse o svogliatezza. L’Associazione non dispone infatti, al momento, di una propria struttura dove accogliere gli animali bisognosi e in cerca di adozione, i quali vengono ospitati dai volontari presso le proprie abitazioni o, in taluni casi eccezionali, presso apposite strutture terze alle quali l’Associazione si rivolge, a pagamento. Nei periodi in cui nascono le nuove cucciolate o in presenza, soprattutto di cuccioli, con particolari patologie, che non consentono di mettere il cane o il gatto assieme ad altri, non è sempre facile trovare nell’immediato un volontario che abbia ancora uno spazio idoneo dove alloggiare un nuovo “ospite”.
Se trovate un animale randagio, abbandonato o in difficoltà vi invitiamo pertanto a contattarci telefonicamente prima di portarlo presso la nostra sede. Vi daremo tutte le indicazioni su come comportarvi nel caso specifico e, se avete la possibilità di tenere temporaneamente presso di voi il cane o il gatto ritrovato, vi forniremo tutte le istruzioni sul comportamento da assumere e tutto il necessario per accudirlo finché non individueremo tra i nostri volontari uno stallo libero o non troveremo un adottante. Anche questo è un modo per aiutarci!
Particolarmente utile è, inoltre, la conoscenza dei numeri da contattare e delle procedure da seguire nel caso di ritrovamento di un animale ferito o in presenza di sfruttamento e/o maltrattamento, così come delle leggi regionali e delle norme statali a tutela degli animali. Presso la sede dell’Associazione nei fine settimana trovate sempre un volontario pronto a rispondere ad ogni vostra domanda, ma potete anche contattarci telefonicamente o via e.mail. Abbiamo ritenuto utile predisporre, comunque, un breve vademecum sulle procedure da seguire nel caso di ritrovamento di un animale, soprattutto nelle ore serali e notturne o nei giorni festivi:
Se trovate un cane o un gatto ferito, cercate di avvicinarlo con calma e con cautela.
Nei giorni feriali, in orario di ambulatorio, potete recarvi da un veterinario della zona.
Nelle ore notturne e nei giorni festivi potete contattare il servizio di pronto intervento veterinario, accessibile attraverso il numero di emergenza sanitaria regionale (118). Il servizio è operativo tutti i giorni della settimana nella fascia oraria compresa tra le ore 13:00 e le ore 07:00; il sabato e nei giorni festivi, dalle ore 07:00 alle ore 07:00 del giorno successivo.
Per la Provincia di Udine è inoltre attivo, per i giorni festivi e le ore notturne, un servizio di assistenza veterinaria per animali domestici: il numero da contattare è 0432/512332 (il sabato il servizio è attivo dalle ore 17:30). Risponde una segreteria telefonica che fornisce il recapito telefonico del veterinario reperibile.
Il Codice Deontologico dei veterinari (art. 16) prevede che, in caso di urgenza, ogni medico veterinario, anche libero professionista, ha il dovere di intervenire: «Il Medico Veterinario ha l’obbligo, nei casi di urgenza ai quali è presente, di prestare le prime cure agli animali nella misura delle sue capacità e rapportate allo specifico contesto, eventualmente anche solo attivandosi per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza».
Se trovate un cane vagante non ferito, avvicinatelo con estrema prudenza e con calma per non spaventarlo. Non camminate in maniera diretta verso di lui: il cane potrebbe interpretare questo gesto come una minaccia e spaventarsi, scappando o diventando aggressivo. State accucciati e prestate attenzione ai segnali lanciati dal cane: lo scoprire i denti, il ringhiare, il fare il pelo irto devono mettervi in guardia.
Nei casi di particolare aggressività è opportuno non avvicinarsi all’animale e richiedere l’intervento del personale del Servizio veterinario presso l’Azienda Sanitaria o del canile.
Se il cane si lascia invece avvicinare, potete rifocillarlo con acqua e cibo (è un modo per far capire all’animale che non gli verrà fatto del male). Controllate se al collo ha una medaglietta con informazioni utili per risalire al proprietario: in tal caso contattatelo. Qualora il cane fosse sprovvisto di medaglietta è obbligatorio contattare le Forze di Polizia oppure il Servizio veterinario pubblico (il veterinario provvederà a leggere il microchip identificativo dell’animale) per denunciarne il ritrovamento. Verrà così certificato lo stato di cane vagante ritrovato e, in caso di abbandono, il proprietario verrà perseguito (il cane potrebbe anche essere scappato ed essersi smarrito). Il cane verrà poi preso in consegna dalla struttura di accoglienza competente.
Se il cane si trova su una strada o nei pressi di zone ad alta viabilità, contattate la Polizia Locale (numero sul sito internet o al centralino del Comune) o la Polizia Stradale (113), onde evitare possibili incidenti.
Se trovate un gatto vagante non ferito, è necessario appurare con la massima diligenza che sia effettivamente un gatto randagio o abbandonato o smarrito e che non sia semplicemente a passeggio o sia un membro di una colonia felina della zona.
Pe i gatti, a differenza dei cani, non c’è l’obbligo di iscrizione all’anagrafe né del contrassegno di riconoscimento (microchip), obbligatorio solo per i gatti che hanno il “Passaporto europeo per animali domestici” e per i gatti delle colonie/oasi feline censite.
Se non avete intenzione di prendervene cura voi, contattate la Polizia Locale, che dovrebbe provvedere al recupero (sul territorio comunale ci sono, solitamente, diverse colonie feline censite e gestite dal Comune), oppure un’associazione di volontariato che si occupa di animali abbandonati, che vi darà tutte le indicazioni del caso.
Se volete prendervene cura voi, come prima cosa consultate un veterinario, che verificherà le condizioni di salute, accerterà se ci sono eventuali malattie trasmissibili e vi darà gli opportuni consigli sulla gestione del gatto. Fate inoltre attenzione a non metterlo in contatto con altri animali, anche solo temporaneamente, senza il preventivo assenso del veterinario.
Mettete in ogni caso dei cartelli con i vostri dati e la descrizione (magari anche la foto) del gatto nella zona del ritrovamento e contattate le associazioni di volontariato che si occupano di animali, le quali vi potranno aiutare a trovare l’eventuale padrone: il gatto potrebbe essersi perso e avere una famiglia che lo sta cercando.
Se trovate un cucciolo, prima di prelevarlo attendete e cercate nei paraggi se c’è la sua mamma o altri membri della cucciolata.
I cuccioli, sia di cane che di gatto, sono molto più delicate degli adulti e bisogna prestare molta attenzione.
Qualora il cucciolo sia solo e in difficoltà, prendetelo con delicatezza, scaldatelo se ce n’è bisogno e nutritelo con prodotti adatti all’età (non dategli latte vaccino, ma latte in polvere per cuccioli o latte di capra reperibile al supermercato, oppure cibo umido o secco kitten), onde evitare problemi gastroenterici.
Il cucciolo ha bisogno di mangiare ad intervalli regolari in base all’età (ogni 3-4-5 ore circa). In caso di necessità, per alimentarlo utilizzate una siringa senza ago o un biberon a misura.
Per i più piccoli, dopo il pasto è necessario massaggiare l’addome e, con un batuffolo di ovatta inumidita, la zona anale e genitale per aiutarli ed evacuare.
I cuccioli devono inoltre essere sverminati con appositi prodotti e secondo le modalità indicate sul prodotto stesso, così da eliminare eventuali parassiti presenti nell’intestino.
Fate attenzione anche al minimo segnale di malessere del cucciolo: il vomito, la diarrea o il raffreddore, ad esempio, devono mettervi in allarme, contattate subito un veterinario. Inoltre, anche se non manifestano sintomi evidenti, i cuccioli possono essere affetti da parassiti interni o da altre patologie che possono comprometterne la crescita e, nei casi più gravi, portare alla morte.
Evitate di fare il bagno al cucciolo e non mettetelo in contatto con altri animali domestici, neanche temporaneamente, senza aver prima interpellato un veterinario.
Si raccomanda in ogni caso di portare il cucciolo da un veterinario per una visita.
Per i cuccioli di cane resta fermo quanto già indicato per il caso di ritrovamento di “cane vagante non ferito”.
Se trovate un animale selvatico, avvisate il Corpo Forestale dello Stato al numero 1515: verrete messi in contatto con la stazione del Corpo Forestale più vicina al luogo del ritrovamento.
La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e vi sono appositi Centri provinciali che si occupano del recupero e della cura di questi animali.
Se assistete all’investimento di un animale, con omissione di soccorso, raccogliete tutti gli elementi utili per individuare il responsabile (ad es., la targa, il colore o il modello dell’auto che ha investito l’animale e non ha prestato soccorso) e avvisate subito il Servizio veterinario pubblico e le Forze dell’Ordine, denunciando il fatto.
Se vedete una persona che abbandona un animale, contattate le Forze dell’Ordine e sporgete denuncia. Se non siete in grado di indicare il nominativo del soggetto che ha abbandonato l’animale, raccogliete tutti gli elementi necessario per individuarlo (ad es.: targa, colore e modello dell’autovettura; zona dell’abbandono; caratteristiche fisiche; ecc.): contribuirete così a far applicare le sanzioni previste dalla legge.
Se vedete una persona che maltratta un animale, chiedete l’intervento immediato delle Forze dell’Ordine e documentate il fatto con foto, video e registrazioni.
Sporgete denuncia ai Carabinieri, provando il maltrattamento con il materiale raccolto: permetterete così alle Autorità di sottrarre l’animale ai maltrattamenti e di punire il responsabile.
Il maltrattamento di animali è un reato previsto e sanzionato dal codice penale (art. 544 ter).
Indirizzi web e numeri utili
- Pronto soccorso (anche veterinario) – 118
- Carabinieri – 112 – www.carabinieri.it
- Polizia di Stato – 113 – www.questure.poliziadistato.it
- Vigili del Fuoco – 115 – www.vigilfuoco.it
- Guardia di Finanza – 117 – www.gdf.it
- Corpo Forestale dello Stato – 1515 – www.corpoforestale.it
- Capitanerie di Porto-Guardia Costiera – 1530 – www.guardiacostiera.it
- Polizia Municipale/Locale – Centralino del Comuni e della Provincia – sito del Comune e della Provincia – www.comuni-italiani.it
- Servizi Veterinari Aziende USL – www.ministerosalute.it
- Uffici Veterinari del Ministero della Salute (Uvac e Pif) – www.ministerosalute.it
- Anagrafe canina nazionale – www.ministerosalute.it
- Centri di recupero fauna selvatica – www.recuperoselvatici.it
- Guardie ecozoofile – www.guardiezoofile.info
Per rintracciare il pronto soccorso veterinario o il medico veterinario reperibile più vicino, consultate il sito www.struttureveterinarie.it, anche con App da telefonino o navigatori d’auto.